L'ADHD può aumentare il rischio di Parkinson
Anche se molti bambini hanno ricevuto una diagnosi di Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) negli ultimi anni, gli effetti a lungo termine sulla salute collegati a questa condizione non sono ancora chiari, ecco cosa emerge da un nuovo studio.
Negli ultimi anni, molti bambini hanno ricevuto una diagnosi di ADHD (Disturbo da deficit di attenzione e iperattività), ma nonostante ciò, poco si sa in merito agli effetti a lungo termine che questa condizione può avere sulla salute, e sugli effetti dei farmaci comunemente usati per il suo trattamento. A cercare di far luce sull’argomento sono i membri della University of Utah Health, i quali hanno scoperto che i pazienti con ADHD corrono un maggior rischio di sviluppare malattie come il Parkinson, rispetto alle persone senza storia di ADHD.
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In uno studio retrospettivo basato sulla popolazione, il team di ricerca ha infatti riscontrato che i pazienti con ADHD avevano più del doppio delle probabilità di sviluppare malattie ad insorgenza precoce (21-66 anni) come il Parkinson, rispetto agli individui che non avevano la stessa malattia. Il rischio stimato era da sei a otto volte maggiore per i pazienti con ADHD che ricevevano la prescrizione di farmaci stimolanti, tra cui metilfenidato, sali misti di Anfetamina e dexmetilfenidato.
I risultati dello studio - come sottolineano gli autori - dovrebbero essere considerati preliminari.
Crediamo che il trattamento sia ancora un beneficio, specialmente per i bambini che non riescono a controllare i sintomi dell'ADHD
spiegano gli esperti
I trattamenti farmacologici dovrebbero essere presi in considerazione caso per caso.
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via | ScienceDaily
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